Le notizie da segnalare questo mese:
- La FDA approva Modeyso™ (dordaviprone) per il trattamento del glioma diffuso della linea mediana ricorrente con mutazione H3 K27M
Jazz Pharmaceuticals ha annunciato che la Food and Drug Administration (FDA) statunitense ha concesso l'approvazione accelerata per Modeyso™ (dordaviprone) per il trattamento di pazienti adulti e pediatrici di età pari o superiore a un anno con diagnosi di glioma diffuso della linea mediana con mutazione H3 K27M e malattia progressiva dopo una precedente terapia. In un comunicato stampa, la società informa che il mantenimento dell'approvazione per questa indicazione potrebbe essere subordinato alla verifica dei benefici clinici ottenuti nello studio confermativo di fase 3 ACTION.
per approfondire - Il Comitato dell'Agenzia europea per i medicinali raccomanda l'approvazione del vorasidenib (Voranigo®) per il glioma diffuso mutante IDH di grado 2
Il Comitato per i medicinali di uso umano (CHMP) dell'Agenzia europea per i medicinali (EMA), sulla base dei risulytati dello Studio di fase III INDIGO, ha raccomandato l'approvazione del vorasidenib (Voranigo®) per le persone di età pari o superiore a 12 anni con glioma diffuso mutante IDH di grado 2. Il prossimo passo nel processo di approvazione dell'autorizzazione all'immissione in commercio è la revisione da parte della Commissione Europea (CE). Voranigo® ha ottenuto l'autorizzazione all'immissione in commercio in Canada, Australia, Israele, Emirati Arabi Uniti, Arabia Saudita, Svizzera e Stati Uniti. Sono state presentate domande di immissione in commercio anche nel Regno Unito, in Giappone e in varie altre regioni.
Per approfondire - Studio sulla radioterapia e il suo impatto sul rendimento scolastico dei bambini con tumori cerebrali
Nei bambini, i cambiamenti cognitivi causati dalle radiazioni per un tumore al cervello possono portare a un rendimento scolastico scarso, ma questo campo è stato poco studiato. In uno studio pubblicato di recente, i ricercatori hanno cercato di comprendere l'impatto della dose di radiazioni somministrata alle aree critiche della cognizione cerebrale sul rendimento scolastico dei bambini sottoposti a radioterapia per un tumore cerebrale e seguiti fino all'età adulta. Lo studio riporta che dosi più elevate di radiazioni all'ippocampo e al lobo frontale sono associate a scarsi risultati in matematica e al rischio bocciatura rispetto ad altri bambini della stessa età che non erano stati sottoposti a radioterapia. Dosi di radiazioni più elevate al lobo frontale sono anche associate a un rendimento scolastico inferiore in lettura. Gli autori suggeriscono che le informazioni ricavate da questo studio possano essere utilizzate per personalizzare i programmi scolastici dei bambini sottoposti a radioterapia per un tumore al cervello. Inoltre, questo studio sottolinea la necessità di seguire da vicino l'impatto delle radiazioni sui bambini non solo in termini di sopravvivenza, ma anche di rendimento scolastico, poiché i sopravvissuti possono subire conseguenze permanenti sulle funzioni cognitive.
Per approfondire - Uno studio identifica il marcatore genetico delle persone più suscettibili di rispondere al bevacizumab
I ricercatori hanno esaminato il corredo genetico di oltre 3000 campioni tumorali, tra cui 571 campioni provenienti da pazienti trattati con bevacizumab, alla ricerca di un marcatore che potesse aiutare a spiegare chi avrebbe risposto meglio al bevacizumab. Lo studio ha rilevato che nel gruppo trattato con bevacizumab, i pazienti che hanno ricevuto il farmaco per più di un anno hanno vissuto più a lungo e presentavano una maggiore probabilità di amplificazione del gene CDK-4. Il gene CDK-4 svolge un ruolo nella regolazione delle fasi del ciclo cellulare durante la riproduzione. Lo studio ha concluso che “l'amplificazione del gene CDK4 è un potenziale biomarcatore genetico per identificare i pazienti che potrebbero trarre benefici prolungati dal bevacizumab”.
Per approfondire. - L'inquinamento come potenziale fattore di rischio per lo sviluppo del meningioma
Secondo un recente studio su larga scala pubblicato su Neurology, le persone esposte a livelli più elevati di inquinamento atmosferico potrebbero essere più soggette a sviluppare un meningioma. Questo studio (che ha coinvolto quasi 4 milioni di adulti in Danimarca, con un'età media di 35 anni, e 16.596 casi di tumori del sistema nervoso centrale) ha cercato di identificare se l'esposizione all'inquinamento atmosferico fosse un potenziale fattore di rischio per lo sviluppo di un tumore al cervello. L'inquinamento atmosferico causato dal traffico è costituito da particolato ultrafino. Queste particelle possono entrare nell'organismo, attraversare la barriera emato-encefalica e depositarsi nel cervello. L'analisi dello studio ha rilevato che l'esposizione media decennale al particolato derivante dal traffico, nonché al biossido di azoto e al carbonio elementare, tipicamente presenti nelle aree urbane con inquinamento atmosferico noto, era associata al rischio di sviluppare un meningioma. Gli autori affermano che sono necessari ulteriori studi, ma i risultati suggeriscono che gli sforzi per migliorare la qualità dell'aria potrebbero ridurre il rischio di meningioma.
Per approfondire. - Una revisione sistematica esamina i farmaci neurologici che potrebbero essere riproposti per l'uso nei tumori cerebrali
Una recente revisione sistematica è stata condotta per determinare i farmaci che potrebbero essere riproposti in base alla loro idoneità chimica e alla potenziale attività antitumorale o antiglioma. L'idoneità chimica si riferisce alla carica elettrica, alla liposolubilità del farmaco e al pH. Sono stati esaminati 468 farmaci; 283 sono stati identificati come caricati a pH fisiologico; 146 hanno mostrato attività antitumorale e 91 hanno mostrato un'attività promettente contro almeno un tipo di tumore cerebrale, giustificando ulteriori studi. È interessante notare che molti di questi farmaci sono già stati studiati o sono attualmente oggetto di studio nell'ambito di un regime terapeutico per il trattamento dei tumori cerebrali, tra cui l'aloperidolo, il propanololo e l'aspirina. La revisione evidenzia che anche gli antidepressivi e gli agenti antinfiammatori sono interessanti, poiché hanno dimostrato di possedere proprietà antitumorali.
Per approfondire. - Il comitato di esperti dell'Agenzia europea per i medicinali (EMA) approva il sistema SonoCloud come dispositivo medico orfano
Cathera ha annunciato in un comunicato stampa aziendale di aver ricevuto l'approvazione dell'Agenzia europea per i medicinali (EMA) per il sistema SonoCloud come dispositivo medico orfano. Il sistema SonoCloud è un dispositivo impiantabile che aumenta temporaneamente la permeabilità dei vasi sanguigni cerebrali per migliorare la somministrazione delle terapie al cervello. Carthera, una spin-off dell'Università della Sorbona di Parigi fondata dal professor Alexandre Carpentier (lo sviluppatore di SonoCloud), è una delle prime aziende a beneficiare di questo nuovo programma pilota dell'UE che mira a sostenere l'accesso precoce a dispositivi innovativi destinati alle malattie rare, come il glioblastoma. Attraverso questo programma, i dispositivi medici orfani che trattano una condizione medica potenzialmente letale o i dispositivi innovativi con potenziali benefici clinici significativi sono considerati prioritari dall'EMA per il sostegno necessario al completamento della valutazione clinica del dispositivo.
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