Le notizie da segnalare questo mese:
- La Food and Drug Administration (FDA) statunitense ha concesso l'approvazione accelerata a tovorafenib (Ojemda), un “inibitore della chinasi” mirato per il glioma pediatrico di basso grado (pLGG) con alterazioni del gene BRAF, sulla base di una percentuale di risposta del 51% ottenuta dallo studio FIREFLY-1. Si tratta della prima terapia sistemica approvata negli Stati Uniti per questa patologia. Analogamente, il National Institute for Health and Care Excellence (NICE) del Regno Unito ha raccomandato, nella bozza finale della guida, la combinazione di dabrafenib e trametinib, anch'essi inibitori della chinasi, per i bambini con pLGG mutante BRAF V600. Per approfondire.
- Per la prima volta, i principali oncologi di tutta Europa hanno stabilito un consenso sui migliori protocolli di trattamento per i giovani pazienti affetti da tumori a cellule germinali del sistema nervoso centrale (CNS GCT), un tipo di tumore cerebrale raro. Pubblicato sull'European Journal of Cancer and Paediatrics, questo consenso mira a standardizzare le cure, garantendo che gli operatori sanitari di tutta Europa possano accedere e applicare i trattamenti più efficaci. Per approfondire.
- Un recente studio pubblicato su Cureus ha dimostrato i potenziali benefici significativi di un programma di riabilitazione strutturato in regime di ricovero per i pazienti affetti da gliomi diffusi. Questo programma, che comprende fisioterapia, terapia occupazionale e supporto psico-oncologico, ha portato a notevoli miglioramenti nei movimenti, nelle capacità di pensiero e nelle attività quotidiane. Lo studio, che ha coinvolto 25 pazienti, ha dimostrato un miglioramento statisticamente significativo della qualità di vita. Per approfondire.
- Uno studio pubblicato sul Journal of Clinical Investigations ha evidenziato i fattori che possono predire o spiegare perché i sopravvissuti a lungo termine (LTS) del glioblastoma superano la prognosi prevista. I LTS hanno mostrato caratteristiche uniche, come l'età più giovane alla diagnosi, caratteristiche distinte della risonanza magnetica e alcuni marcatori genetici come la metilazione del promotore MGMT e le mutazioni di TP53, che sono spesso collegate a una migliore risposta al trattamento. Per approfondire.
- Uno studio pubblicato su Neuro-Oncology sul glioma delle vie ottiche (OPG) correlato alla neurofibromatosi di tipo 1 (NF1) ha scoperto che le mutazioni nel gene NF1 portano a un'eccessiva attività neuronale e alla produzione di una proteina chiamata midkina, che a sua volta stimola la crescita del tumore. In esperimenti sui topi, i ricercatori hanno dimostrato che la lamotrigina, un comune farmaco per l'epilessia, rallenta significativamente la crescita del tumore. Per approfondire.
- Un articolo pubblicato sul Journal of Neuro-Oncology ha messo a confronto due trattamenti per la necrosi da radiazioni, un grave effetto collaterale delle radiazioni dei tumori cerebrali in cui i tessuti danneggiati si gonfiano. I risultati hanno suggerito che bevacizumab è superiore alla terapia termica interstiziale laser (LITT) per il controllo dei sintomi, anche se entrambi i trattamenti hanno gestito efficacemente la condizione. Per approfondire.


