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Sicurezza in casa

La posizione del tumore al cervello, o le terapie effettuate nel tempo, spesso hanno un effetto sulla funzionalità fisica del paziente. I cambiamenti che osservi possono essere lievi e transitori in alcuni pazienti. Per altri, soprattutto quelli con un tumore recidivante, l'insorgenza di problemi fisici può avere un impatto maggiore. In qualsiasi fase della terapia ti trovi, è sempre importante preoccuparsi della sicurezza della tua casa.  Preparare nella tua casa un ambiente sicuro ti permetterà di evitare incidenti sia al paziente che a te stesso. Ricorda che se ti fai male o semplicemente chiedi troppo al tuo fisico, poi potresti non poter aiutare il paziente.

Lavori in casa

Se il paziente è ricoverato in ospedale per un intervento chirurgico, puoi iniziare a preparare la casa in quel periodo. Se il paziente è già a casa, potrai realizzare gli interventi necessari in qualsiasi momento tu o il medico riterrete opportuno. Se il paziente usufruisce di assistenza domiciliare, questa è la migliore  occasione per chiedere l’aiuto di un esperto. Quando il fisioterapista o l’infermiere effettuano la loro visita domiciliare, possono osservare il paziente nell'ambiente di tutti i giorni, per valutarne la sicurezza e dare suggerimenti. Se non hai un terapista a domicilio, un'altra possibilità è quella di fare le foto dell’abitazione e mostrarle ai terapisti del paziente, che possono dare suggerimenti.

Gli interventi sulla casa non devono necessariamente essere permanenti o costosi. Se il terapista verrà a casa tua per aiutarti a decidere quali interventi sono necessari, esaminerà prima di tutto i potenziali problemi, quali:

  • Tappeti o altri ostacoli sul pavimento su cui il paziente può inciampare
  • Scale o gradini per accedere alla casa o all'interno della casa
  • Pavimenti o  superfici scivolosi
  • Oggetti utilizzati frequentemente collocati sotto o sopra l’altezza degli occhi
  • Ostacoli al movimento per entrare o uscire dal letto, la doccia, il bagno o WC, ecc.
  • Ostacoli al movimento per entrare o uscire dall’auto

Tra i suggerimenti che il terapista probabilmente darà:

  • Rimuovere i tappeti
  • Spostare dei mobili
  • Installare maniglioni di appoggio nelle docce, vasche da bagno e servizi igienici
  • Installare una sedia doccia, rubinetti a leva per il lavabo (più facili da usare), e un sedile rialzato per il WC

Problemi che possono influenzare la mobilità

Oltre al rischio di incidenti domestici, si possono anche presentare situazioni in cui il paziente  ha difficoltà a muoversi autonomamente. I problemi possono variare a seconda del paziente e a seconda del tipo di tumore e il trattamento, per esempio:

  • Problemi di forza e mobilità in diverse parti del corpo
  • Paralisi di vari livelli in diverse parti del corpo
  • Problemi di vista
  • La sensibilità alla luce e suono
  • Capogiro e vertigini

Altri fattori da prendere in considerazione:

  • Per molte persone, non solo pazienti con tumori cerebrali, passare dalla posizione seduta a quella in piedi provoca ipotensione ortostatica, un rapido declino della pressione arteriosa che può causare una diminuzione afflusso di sangue al cuore, cervello e muscoli, causando vertigini.
  • Uno dei rischi per i pazienti che hanno una paralisi è che essi compensano con altri arti o altri muscoli e hanno una maggiore probabilità di lesioni - dallo sviluppo di una tendinite a una frattura. Un fisioterapista potrà insegnarti a muovere correttamente il paziente.
  • Il sistema vestibolare - il sistema che ci aiuta a mantenere l’equilibrio - può essere danneggiato dalla chemioterapia. Proprio come la chemioterapia può provocare la caduta dei capelli, può anche distruggere le cellule dell'orecchio interno, che ci aiutano a mantenere l’equilibrio.

Muovere il paziente

Come muovere il paziente dipende dalle capacità fisiche e cognitive del paziente, la forza e il peso sia del paziente che del caregiver. Per tutti i caregivers, tuttavia, si consiglia di procedere lentamente. Molte persone fanno l'errore di correre durante il trasferimento, ma ciò aumenta le probabilità di incidenti. Se vediamo problemi, meglio dire: ”Sediamoci, prendiamo un attimo di respiro, e ricominciamo”. Questo elimina un sacco di stress e ansia, e rende più facile muovere il paziente. Se pensi di aver bisogno di aiuto, è meglio chiedere al fisioterapista  di consigliarti su come aiutare il paziente a muoversi. Tuttavia, ci sono alcune linee guida generali che si possono seguire:

  • Andare al bagno: può essere difficoltoso perché il bagno è in genere uno spazio angusto con superfici scivolose. Il fisioterapista potrà consigliarti di collocare sedie per la doccia, tappeti antiscivolo e installare maniglioni. Molto meglio avere una doccia ampia che una vasca da bagno. Oggi ci sono moltissime proposte, anche a basso costo, per sostituire la vasca da bagno con una cabina doccia.
  • Trasferimento dalla sedia a rotelle alla macchina: per effettuare il trasbordo ci vuole pratica, e ancora una volta, se possibile fatti aiutare da un terapista esperto a trovare il modo migliore per il paziente. Cose da tenere presente:
    • Sposta la carrozzina con il paziente il più vicino possibile alla macchina.
    • I pazienti tendono a appoggiarsi alla portiera per stabilizzarsi, ma la portiera si muove. Fai attenzione.
    • Parla con il paziente durante il movimento per assicurarti che lui o lei stia bene e ti possa indicare come facilitare il movimento.
    • Alcuni veicoli possono andare meglio di altri per il paziente. Non che si debba cambiare macchina, ma un modello può avere una maniglia proprio al posto giusto, oppure può essere più facile entrare in un SUV che in una berlina che è più bassa.
  • Fare una passeggiata: Camminare con il paziente è un ottimo modo per far respirare aria fresca e fare esercizio fisico, ma presenta anche dei rischi da tenere presenti:
    •  A causa del tumore cerebrale e dei trattamenti, vi è una maggiore probabilità che il paziente abbia un capogiro mentre cammina.
    • Camminare e controllare l’equilibrio sono attività fortemente dipendenti dagli input visivi. Dal momento che alcune persone con tumore cerebrale possono avere un deficit delle capacità visive, è importante camminare lentamente.
    • Anche se è bello passeggiare chiacchierando, potrebbe essere necessario limitarsi, se il paziente ha bisogno di concentrarsi sulla sua stabilità.
    • I dispositivi di assistenza possono aiutare, ma è meglio assicurarsi che siano appropriati per il paziente. Non prendere in prestito deambulatori o bastoni da altri. E’ bene che siano consigliati e adattati specificamente per il paziente da un professionista qualificato.

Quando il paziente cade

Con i pazienti di tumore cerebrale, può essere difficile valutare la gravità di una caduta. Una botta in testa può non presentare alcun sintomo per ore o giorni. I pazienti che soffrono di una paralisi o di perdita della sensibilità possono avere un danno maggiore di quanto si rendano conto. Anche se il paziente dice che non sta male, i suoi recettori cerebrali potrebbero non essere in grado di rilevare il danno. A causa di tutte queste incertezze, è meglio chiedere aiuto se c'è la possibilità che il paziente abbia subito un danno.

 

È importante ricordare che le informazioni che presentiamo sono offerte per un  orientamento generale e  in nessun caso possono sostituire una consulenza medica specialistica. Se hai domande sui sintomi, la diagnostica o i trattamenti dei tumori del cervello ti preghiamo di contattare il tuo medico.

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