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IBTA e-News Aprile 2023

 Leggi le ultime notizie sui nuovi trattamenti e le ricerche più interessanti proposte dalla International Brain Tumor Association IBTA News Aprile 2023

 
Le notizie da segnalare questo mese:
 
  • Sono stati pubblicati su The Lancet Oncology i risultati di uno studio clinico di fase 2 sulla terapia protonica dopo un intervento chirurgico in bambini e adolescenti con craniofaringioma. Novantaquattro pazienti sono stati trattati con chirurgia e terapia protonica e i loro risultati sono stati confrontati con i risultati attesi da una coorte storica. L'analisi ha mostrato che sintomi cognitivi con la terapia protonica sono migliorati rispetto alla radioterapia basata sui raggi X (fotoni), sebbene i risultati di sopravvivenza non siano migliorati e i tassi di complicanze gravi simili.
  • Secondo uno studio pubblicato sulla rivista Nature Materials, un team di ricercatori ha sviluppato un sistema di somministrazione di farmaci che utilizza nanoparticelle per somministrare farmaci antitumorali direttamente nel medulloblastoma. I ricercatori hanno progettato nanoparticelle contenenti l'agente antitumorale vismodegib, che sono progettate per essere attratte e legarsi a una molecola sul rivestimento interno dei vasi sanguigni chiamata P-selectina, che induce la nanoparticella ad essere assorbita direttamente nel cervello, rilasciando vismodegib nel tumore.
  • Uno studio di ricerca pubblicato su Communications Biology ha testato la Proton Boron Capture Therapy (PBCT) su topi con glioblastoma, confrontandola con la terapia a fascio di protoni convenzionale. PBCT utilizza una combinazione di protoni e molecole contenenti boro per aumentare l'efficacia e ridurre gli effetti collaterali della terapia con fascio di protoni.
  • Secondo un articolo pubblicato sulla rivista Clinical Proteomics,  sono state individuate alcune proteine del sangue che potrebbero essere marcatori per il glioma. Attraverso l'analisi di campioni prelevati dal sangue di 30 pazienti affetti da glioma prima del trattamento e confrontandoli con pazienti di controllo, i ricercatori sono stati in grado di identificare otto proteine che potrebbero essere utilizzate come marcatori di malattia.
  • Uno studio pubblicato su Cell Reports Medicine ha suggerito che una formulazione farmacologica derivata dall'indirubina, una molecola presente nelle piante di indaco utilizzate nella medicina cinese, può migliorare la sopravvivenza del glioblastoma nei topi. I ricercatori hanno formulato la 6-bromoindirubina-3′-acetossima (BiA, un derivato dell'indirubina) in un farmaco a base di nanoparticelle chiamato PPRX-1701 che potrebbe essere iniettato nel sangue.

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